Il sogno economico dell'industria siderurgica inglese si è da tempo trasformato nell'incubo della disoccupazione e a Sheffield molti operai trascorrono le loro giornate a oziare all'ufficio di collocamento. Fra questi, ci sono anche Gaz e Dave, due scapestrati trentenni che passano il tempo a rubare travi d'acciaio dalle vecchie fabbriche abbandonate per mettere insieme qualche sterlina. Messo di fronte all'ipotesi di poter perdere la potestà sul figlio adolescente, Gaz escogita un modo originale per arrivare al guadagno facile: visto il crescente successo di pubblico degli strip maschili, Gaz, Dave e altri disoccupati locali daranno vita a uno spettacolo di spogliarello integrale. Quando il sistema economico ti mette in mutande, non ti resta che toglierti pure quelle per fare un po' di soldi. Con una doppia presa sulla vita sociale inglese che riesce a far sintesi della condizione proletaria post-tatcheriana e a catturare e rendere agile espediente narrativo l'ultima frontiera dell'emancipazione sessuale femminile, Full Monty è la risposta brillante e gaudente al realismo proletario raccontato da Ken Loach. La classe operaia si mette così a nudo per sopperire alla crisi sociale e a quella esistenziale: alle inquietudini del disimpiego e ai problemi personali con figli, mogli, madri e con il proprio corpo, si somma la recessione del ruolo del maschio nella società moderna ("Siamo destinati a estinguerci presto" dice uno dei protagonisti), e la crescente popolarità degli spogliarelli per sole donne diventa il trampolino per lanciare crisi e disperazione verso le altezze della commedia brillante. Il gioco di Full Monty è proprio questo: passare continuamente dalla miseria alla vivacità, dalla crisi sociale al gaudio popolare, coprendo la nuda disperazione della realtà con qualche foglia spassosa e sufficientemente non urticante per trasformare una commedia sopra la media in un successo mondiale. A cominciare dall'espressione che dà titolo al film ("The Full Monty" è una tipica espressione inglese ispirato al generale di El-Alamein per indicare il "servizio completo"), lo slang dello Yorkshire contribuisce a dare una cornice di realismo a un film in verità attentamente studiato nella sua fase di scrittura. La sapidità ricercata di certe battute e la discontinuità fra le varie sequenze minano un poco le genuine intenzioni del progetto, ma l'umorismo e le tematiche sono talmente coinvolgenti da farle apparire dei difetti trascurabili, dei movimenti fuori tempo in una coreografia di amatori. D'altronde, è difficile puntare il dito contro una banda di uomini nudi.